Il secondo Viaggio in Congo 15/07/2010 – 09/08/2010

“Quest’anno in Congo non sono andata da sola ma in compagnia della giovane  Maria Paola Caparrotta.

 Maria Paola aveva espresso il desiderio di fare questa esperienza missionaria ed io ne ero stata felicissima anche se avevo qualche timore per lei, per la sua capacità di vivere senza acqua corrente, senza corrente elettrica, riducendo al minimo l’acqua da bere, senza un bagno ect. Le spiegai queste condizioni di vita e lei rispose che era pronta.

  Siamo partite il 15 luglio alle ore 19.00 e siamo arrivate a Kinshasa alle ore 14.00 del 16. Il Viaggio, grazie a Dio, è andato bene e all’aeroporto di Kinshasa c’erano ad attenderci Suor Astrid, P. André Kibeti ( un giovane sacerdote della Congregazione dei Padri “Figli dei cuori Immacolati di Gesù e di Maria”), e due giovani, che lavorano all’aeroporto, che ci hanno aiutato sia nel trasporto dei bagagli che con la dogana impedendo che ce li aprissero. A Kinshasa siamo state ospitate da P. André nel loro convento, visto che i seminaristi erano in vacanza, ed abbiamo pranzato dalle Suore. Qui abbiamo incontrato tutti i giovani che l’Associazione sostiene all’niversità.

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Il 20 luglio siamo partite per Mbuji Mai in aereo e di lì, con una vettura, accompagnate da Suor Charlotte, in serata, siamo arrivate a Mwene-Ditu dove ci hanno accolte in modo festoso i Bambini dell’orfanotrofio.

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La situazione nell’orfanotrofio non è cambiata rispetto al 2008 e non poteva cambiare perché i bambini adottati dalla nostra associazione sono solo circa un terzo. La costruzione dei nuovi dormitori,avviata dall’ANPIL, è ancora alla fondazione ed ora stanno alzando i pilastri ma lavorano 2-3 giorni alla settimana e solo 2-3 persone per cui passerà ancora molto tempo prima che sia completata. I Bambini continuano a dormire sulle tavole di legno senza materassi e senza lenzuola, mangiano una sola volta al giorno la solita pallina di Fufù e un po’ di verdure e solo una volta a settimana, al posto delle verdure, mangiano un po’ di fagioli lessati e conditi con olio di palma. Rispetto al 2008 mancano anche le stoviglie per cui i bambini fanno i turni per mangiare.

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Quando siamo arrivate, c’erano molti bambini con la scabbia, con la malaria e c’era un ragazzo con la tubercolosi,  che dormiva nella stessa camerata con gli altri, e che è morto dopo 3 giorni.

Maria Paola si è munita di guanti e, procurato il farmaco adatto, ha cominciato a curare quei piccoli.

Durante la nostra permanenza abbiamo comprato 3 ettari di terreno agricolo per avviare all’agricoltura alcuni dei ragazzi, cresciuti nell’orfanotrofio, che diventati maggiorenni devono uscire e si trovano in mezzo alla strada.

Siamo andate a visitare il terreno prima di comprarlo e ci siamo rese conto che è un terreno fertile e ben esposto perché accanto ad esso  c’è il terreno del veterinario,il Dott. Mbuyi,  che ce lo ha proposto, ed abbiamo constatato che la vegetazione è rigogliosa.

Questo terreno si estende su due piccole colline attraversate da un ruscello per cui, su consiglio dello stesso veterinario, abbiamo avviato il progetto per la costruzione di 4 vasche per la piscicoltura. Di seguito alle nostre vasche, ci sono 11 vasche del Dott. Mbuyi il quale ha detto che rendono bene.

Il terreno parte dal confine del terreno delle suore dove abbiamo costruito il porcile, la conigliera, e l’alloggio per  i ragazzi che vi lavorano e il pozzo.

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Con l’aiuto di uno dei giovani che sosteniamo all’università di Mwene-Ditu, Bruno Kasanda, abbiamo rintracciato 10 ragazzi, usciti dall’orfanotrofio perché maggiorenni,senza casa e senza lavoro, e li abbiamo messi a lavorare nella fattoria: 2 addetti agli allevamenti, 2 alla piscicoltura e 6 addetti all’agricoltura.

Ovviamente la casa già costruita era prevista solo per 2-3 ragazzi che avrebbero fatti gli allevatori per cui abbiamo avviato anche la costruzione dell’alloggio per tutti i lavoratori.

Domenica mattina 01 agosto sono finalmente arrivati i 41 colli per l’Orfanotrofio (10 erano per Kinshasa partiti da Lamezia il 15 luglio, e, nel pomeriggio, abbiamo fatto la distribuzione dei vestiti e delle scarpe vestito per ogni ragazzo/a e dei giocattoli che c’erano.

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Moltissimi vestiti per tutte le taglie sono rimasti oltre a molte scarpe.
Oltre ai vestiti sono arrivate anche la  macchina per lavorare la lana e il cotone, che sarà inviata a Luisa nella casa generalizia dove sarà utilizzata da un gruppo di giovani donne analfabete,  e la pompa per il pozzo  artesiano ( quando lo faremo).

Durante l’intera permanenza a Mwene-Ditu, ho scattato le foto a ciascun Bambino ma anche alle camerate, al refettorio, ai Bambini mentre mangiano e varie foto di gruppo. Ho girato vari filmati che ho organizzato in un DVD.

Un’altra cosa che urge fare è ristrutturare la maternità “Bena Dianyi”attigua all’orfanotrofio. Ecco alcune foto.

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Mi sono fatta fare un preventivo e occorrono intorno a 20.000,00 € per piastrellare il pavimento, mettere un piccolo pannello solare con batteria di accumulo per le emergenze notturne, comprare  30 letti, 30 materassi, 60 paia di lenzuola, 30 zanzariere.

Sarebbero da rifare anche il bagno e la doccia

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Ci affidiamo alla sensibilità e alla generosità delle persone.

Il 03 agosto siamo ritornate a Kinshasa e giovedì 5 sono stata all’Ambasciata Italiana per chiedere cosa occorre per essere autorizzati alle adozioni fisiche dei Bambini.

Ci attiveremo per essere autorizzati ad effettuare le adozioni fisiche dei Bambini.

L’8 agosto, alle ore 13 siamo partite da Kinshasa e siamo arrivate qui la mattina del 9 alle 10.30 ”

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